A fianco al collegio dei Gesuiti venne costruita una prima chiesa, la quale nella notte del 1697 venne distrutta. La costruzione della nuova chiesa avvenne nel 1699 ed all’apertura dei lavori partecipò tutto il popolo con grande solennità. La chiesa venne dedicata a S. Ignazio di Loyola il 20 settembre del 1705 e scelta come nuova Chiesa Madre, a seguito del sisma del 1968, che rase al suolo l’ex Chiesa della Matrice.

La facciata della chiesa è in stile barocco ed è di considerevole bellezza, la più bella della città di Salemi. Il portone centrale è affiancato da due doppie colonne tortili in pietra, decorate con fasci di uva e frutta. Sopra il grosso portone centrale una lastra in pietra decorata ed ai lati si trovano altre due porte di media grandezza con sopra una nicchia vuota di pietra decorata, forse inizialmente progettate per accogliere delle statue.

Il campanile è addossato a destra della chiesa ed accoglie tre campane.

L’interno della chiesa è a tre navate, divise da tre colonne intere e da due metà addossate alle pareti a fusto liscio di ordine toscano. Al suo interno sono contenute molte opere, alcune delle quali provenienti dall’antica Madrice.

Nella navata centrale si trova uno stupendo organo ligneo del XVIII secolo decorato con stucchi di colore rosso, blu ed oro.

Al centro dell’abside si trova l’altare in pietra “campanedda” lavorata con decorazioni floreali e rivestito da 4 pannelli d’argento sbalzato, opera dello scalpellino Antonino Scalisi. Sotto l’altare sono state collocate le reliquie dei Santi: S. Tommaso Becket, S. Nicola di Bari, S. Ignazio, S. Rita da Cascia, S. Pio da Pietralcina.

Dopo il sisma del ’68 l’antica Madrice è stata demolita e questa Chiesa è divenuta la nuova sede della Chiesa Madre, essendo la Chiesa più grande e bella della città.