Vastedda del Belìce DOP

Vastedda del Belìce DOP

formaggio di pecora

Descrizione

Oltre agli immancabili oli e vini, Sambuca è famosa per la sua produzione casearia e in particolare per la Vastedda del Belice Dop, un formaggio filante e assolutamente succulento. La forma della vastedda, la fa assomigliare ad una pagnotta, un pane a forma circolare larga e schiacciata. Allo scopo di tutelare la tradizione storica di questo formaggio, nell’agosto del 2001 è stato costituito il Consorzio per la tutela del formaggio Vastedda della Valle del Belice, che ha ottenuto la Denominazione d’origine protetta (D.O.P.) dall’Unione Europea. Il periodo di maturazione della pasta va dalle 24 ore alle 48 ore nella stagione fredda. I casari più esperti riescono a stabilire empiricamente e manualmente l’esatta maturazione della pasta facendo delle prove di filatura. Raggiunta la giusta acidità, la pasta viene tagliata a fette in un recipiente in legno, in cui si aggiunge acqua molto calda, e lavorata con l’ausilio di una pala di legno, fino a quando il formaggio comincia a filare. Successivamente la pasta viene manipolata in modo da ottenere una forma ovoidale, liscia di colore bianco avorio. Questa forma viene deposta in piatti fondi ove prende la caratteristica forma. Il formaggio, che deve essere consumato fresco (dopo soli tre giorni dalla preparazione), si presenta delicatamente profumato con sentori di erbaceo e di vaniglia, con un sapore dolce acidulo ed un aroma di latte fresco che richiama quello delle essenze foraggiere tipiche della zona, come le graminacee e la valeriana.

Proprietà benefiche

La Vastedda della valle del Belìce presenta interessanti qualità organolettiche: il processo di filatura genera un dilavamento del grasso che, a parità di peso, fornisce un incremento delle proteine presenti. La bassa concentrazione di grasso, inoltre, lo rende un alimento dalla notevole digeribilità e leggerezza.

Varietà

Si presta per gustosi aperitivi, per preparare la pasta  e la pizza

Curiosità

In passato era prodotta in estate nel tentativo di recuperare i pecorini che avevano dei difetti. Prodotta oggi con il latte di pecora Valle del Belìce, va consumata entro pochi giorni dalla produzione perché se ne possa apprezzare appieno la straordinaria fragranza.

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